Prodotti in promozione mese di novembre 2012. Sconto del 10% (Sconto speciale soci 15%)

te' nero lemon honey - 25 filtri - bio prezzo consigliato 2,70 euro
 
 
 

il prodotto


Il tè nero lemon-honey, cioè aromatizzato al limone e miele, è di varietà Chun mee, ed è originario dello Sri Lanka dove viene coltivato a 1.200 metri di altitudine, nelle piantagioni di Idulgashena: si può quindi definire high grown, cioè coltivato in altitudine, caratteristica che gli conferisce ottima qualità.
Trattandosi di un tè nero, ha un maggior contenuto di teina rispetto a quello verde.
Si può comunque sorseggiare durante tutto l'arco della giornata: dapprima risalta la fragranza del miele, successivamente giunge al palato il retrogusto di limone, che lascia una piacevole sensazione di freschezza.
La raccolta, la lavorazione e il confezionamento sono svolti con metodi naturali e manualmente ad opera delle donne della regione.

% ingredienti del commercio equo: 100%

chi lo produce

Filiera

Stassen Natural Food coordina il confezionamento e l'esportazione del tè coltivato nelle piantagioni di Idulgashena e confezionato dalla società di Dambadenya. IMO è l'ente di certificazione biologica.

lenticchie essiccate prezzo al pubblico 2,00 euro
 
 

il prodotto


Le lenticchie Altromercato (varietà pusha) sono prodotte in Ecuador a Bolívar, Angamarca e Cotopaxi, da piccoli produttori (Tillirungo, Achachi de La Magdalena, Chunchi, Chimborazo e Ecca) associati a Camari, organizzazione impegnata socialmente con le comunità di base, nel settore agricolo ed artigianale in 17 province dell’Ecuador; Camari lotta per il riconoscimento della cultura quechua e coordina una rete di negozi indipendenti, le tiendas campesinas.

% ingredienti commercio equo: 100%

chi lo produce

Filiera

Le lenticchie vengono importate direttamente tramite Camari e poi confezionate in italia da Arsal (Vr).



cajou - anacardi tostati e salati prezzo al pubblico 1,50 euro
 
 



il prodotto


L'anacardio, il cui nome italiano significa “simile a un cuore” per la particolare forma dei suoi frutti, mentre il termine originario in lingua Tupi, una delle etnie indigene dell’Amazzonia, è acajù, da cui derivano i termini portoghese caju, spagnolo cajuil, francese cajou e inglese cashew.

Pur essendo coltivata in molti paesi tropicali, la pianta dell’anacardio si dimostra particolarmente adatta al clima nordestino, necessitando di poca acqua e contribuendo paritempo al riforestamento. Gli alberi di anacardi o cajueiros vivono tra i 50 e i 60 anni e raggiungono i 15 metri ’altezza. Il frutto vero e proprio, come lo si conosce in Europa è costituito dalla "mandorla" o "nocciola” d'anacardio, che contiene un seme oleoso e commestibile, l'anacardo o anacardio.

% di ingredienti del commercio equo: 94%

chi lo produce

Produttori

Elements è una piccola società privata del Kerala, stato dell’India sud-occidentale, dedita alla commercializzazione di prodotti biologici ed equo-solidali sia a livello locale che internazionale, da cui Ctm altromercato acquista anacardi e caffè.
Coopercaju è una cooperativa di produttori di anacardi, della Serra do Mel, nello stato brasiliano del Rio Grande do Norte.

Approfondimenti: descrizione delle fasi del processo di lavorazione

Il processo di trasformazione degli anarcardi è lungo e laborioso, poiché molte fasi del processo richiedono un procedimento manuale. Ciò spiega perché il prezzo degli anacardi sia elevato sul mercato europeo.

Acquisto della materia prima: la noce deve provenire da un frutto caduto a terra e non preso quando è ancora attaccato al ramo

Essiccamento della materia prima: questa operazione viene eseguita disponendo le noci al sole su un telo oppure sotto il porticato se piove. La noce è ben essiccata quando una manciata di noci fatta muovere tra le mani fa un rumore caratteristico oppure quando l’unghia non riesce a scalfire il guscio.

Selezione della materia prima: vengono scartare le noci troppo piccole perché difficilmente sbucciabili e quelle poco mature (buccia rugosa) o difettose.

Cottura a vapore: la cottura della noce viene eseguita con un sistema ottenuto da due bidoni metallici posti uno sull’altro. Quello inferiore contiene acqua ed è posto sul fuoco a legna e quello superiore ha il fondo forato; in questo modo la noce viene cotta a vapore. Il punto di fine cottura viene raggiunto quando il guscio ha cambiato colore ed è diventato morbido. L’obiettivo di tale operazione è quello di attenuare la forza del liquido contenuto nel guscio esterno che andrebbe a rovinare sia la noce nel momento della sgusciatura sia le mani dell’addetto alla sgusciatura nonostante quest’ultimo indossi dei guanti di protezione.

Essiccamento al sole: una volta terminata la cottura le noci vengono fatte asciugare e raffreddare al sole sopra a dei teloni posti al suolo.

Sgusciatura: la fase di sgusciatura viene eseguita azionando manualmente una leva di un macchinario che avvicina due lame alla noce. Le noci vengono poi tolte dal guscio una ad una manualmente mediante l’utilizzo di un coltellino di metallo.

Essiccamento ad aria calda: questa fase è abbastanza critica perché ha il doppio obiettivo di facilitare l’operazione di sbucciatura e quella di abbassare l’umidità del prodotto ad un livello tale che sia conservabile nel tempo. Si passa dal 10-11% al 5% di umidità nell’anacardio.

Sbucciatura: l’operazione è manuale e viene eseguita con dei coltellini. Le noci vengono pelate una ad una e vengono divise tra noci intere o in pezzi.

Filier

I cajou, acquistati come materia prima in India e/o Brasile, sono lavorati in Italia presso lo stabilimento Arsal (Vr). La ditribuzione è a cura di Altromercato.